Nel 1921 l’avvocato Paolo Venini, classe 1895, fonda, con l’antiquario veneziano Giacomo Cappellin e il vetraio Andrea Rioda, la Vetri Soffiati Muranesi Cappellin-Venini & C. Benché i suoi antenati avessero anticamente posseduto una fornace nel comasco, Paolo non è un vetraio. Non ha origini muranesi e neppure veneziane ma si industria in prima persona per qualificare il prodotto in vetro tout court. A Cappellin compete, invece, la commercializzazione della produzione mentre la direzione artistica dell’impresa è affidata al pittore Vittorio Zecchin che, reinterpretando le forme classiciste in chiave art nouveau, contribuisce al felice esordio dell’azienda muranese.